Per lo studio della lingua italiana, ma anche di altre lingue, è importante sapere: cos’è l’aggettivo? In questo articolo spiego cosa indica l’aggettivo e come usarlo.
Cos’è l’aggettivo?
L’aggettivo è la parte del discorso che indica qualità e caratteristiche del nome a cui si associa. È variabile in genere e numero. Gli aggettivi si suddividono in:
- Aggettivi qualificativi
- ○ Positivi
- ○ Comparativi
- ○ Superlativi
- ○ Di relazione
- Aggettivi determinativi
- ○ Numerali (cardinali, ordinali e moltiplicativi)
- ○ Dimostrativi
- ○ Possessivi
- ○ Indefiniti
- ○ Esclamativi
- ○ Interrogativi
Aggettivi qualificativi
Positivi
Indicano una qualità, fisica o morale, del nome a cui si riferiscono.
- Una macchina nuova
- Una penna rossa
Comparativi
Paragonano la qualità:
- La mia bici è più bella della tua
- Il mio cane è meno docile del tuo
- I miei capelli sono tanto lunghi quanto i tuoi.
Superlativi
Superlativo assoluto
Esprime una massima qualità, che non ha eguali.
- La tua casa è grandissima
- Il tuo cane è docilissimo
- Oggi sono stanchissimo
Si forma generalmente aggiungendo il suffisso -issimo o -issima. Ma vi sono alcune eccezioni:
- Integro – integerrimo
- Acre – acerrimo
- Celebre – celeberrimo
- Aspro – asperrimo
Gli aggettivi che finscono in -fico e -volo, formano il superlativo con il suffisso –entissimo
- Benevolo – benevolentissimo
- Magnifico – magnificentisismo
Superlativo relativo
Esprime una qualità massima, paragonata però con altri termini.
- La tua casa è la più grande del quartiere (non è la più grande in assoluto, solo del quartiere).
- Sei il più bravo della classe (non il più bravo in assoluto, ma della classe).
Aggettivi di relazione
Sono quegli aggettivi che derivano da un nome e denotano quindi una relazione con esso.
- La popolazione mondiale. (relativo al mondo)
- Un cantante italiano. (relativo all’Italia)
- Il fondale marino. (relativo al mare)
► Di solito gli aggettivi di relazione aggiungono un suffisso al nome da cui derivano, come visto precedentemente. Alcuni però, derivano da una base diversa, da parole greche o latine.
- Un problema cardiaco. (relativo al cuore, dal greco cardìa)
- Un impianto idrico. (relativo all’acqua)
Aggettivi determinativi
Gli aggettivi determinativi determinano meglio il nome.
Numerali Cardinali
Indicano una quantità numerica precisa.
- Ci sono quattro sedie in cucina.
- Ho comprato due quaderni
- Ho una maglietta bianca
Possono essere anche sostantivati:
- Il dottore mi ha dato appuntamento per il quindici. (il giorno 15 del mese)
- Mi accrediteranno lo stipendio il venti. (il giorno 20 del mese)
Numerali Ordinali
Indicano il posto del nome in una serie ordinata. Di solito precedono il nome.
- Sono arrivato al primo posto
- È la seconda volta che prendo l’aereo
- Nella foto io sono il terzo studente da sinistra
Anche in questo caso, possono essere sostantivati:
- Mio fratello va in quarta. (alla quarta classe scolastica)
- Stai calmo, non partire in quarta! (in quarta marcia)
- Ho ordinato un primo e un secondo. (piatto)
Numerali Moltiplicativi e Frazionari
- I moltiplicativi indicano quante volte una quantità è maggiore: Ho preso doppio gelato! – Guadagno il triplo di Marco (sostantivato).
- I Frazionari indicano una o più parti di un tutto: sono a due terzi del percorso. – Ho preso mezza pastiglia.
Aggettivi dimostrativi
Per frasi con aggettivi dimostrativi clicca qui
Indicano la posizione del nome nel tempo e nello spazio.
- Sto leggendo questo libro. (spazio)
- Sto guardando quelle macchine. (spazio)
- Quel cane mi ha morso. (spazio)
- Quest’anno andrò al mare. (tempo)
- Ti ricordi di quella volta che sei caduto dalle scale? (tempo)
Gli aggettivi dimostrativi sono:
- Questo: Vicino a chi parla
- Codesto: Vicino a chi ascolta
- Quello: Lontano da chi parla e chi ascolta
Di solito vengono considerati aggettivi dimostrativi anche
- Stesso: ci piace la stessa musica
- Medesimo: abbiamo le medesime paure
- Tale: Tale vestito non è appropriato
► Codesto viene usato prevalentemente in Toscana ed è poco frequente al di fuori di quella regione. Tuttavia, io ho vissuto diversi anni in Toscana e l’ho sempre sentito dire come equivalente di “questo”.
Esempio:
Se io e un’amica siamo in un negozio per scegliere un regalo e vediamo un oggetto interessante, lei potrebbe dire “codesto è bellino”, nonostante sia vicino a chi parla.
Un uso corretto di “codesto” sarebbe, ad esempio:
Io sono seduta al mio banco e ho una matita. Un compagno di classe seduto due file più in là vuole la mia matita. Dovrebbe chiedere:
- “Mi presti codesta matita che hai sul banco?” Perché la matita è vicina a me, che ascolto, ma lontana da lui, che parla.
Possessivi
Indicano la possessione. Sia il possessore che il nome posseduto.
- Il mio libro (libro che appartiene a me)
- Le nostre case (le case che appartengono a noi)
- La tua penna (la penna che appartiene a te)
► Quando il soggetto e il possessore coincidono, si usa “proprio”.
- Elena va al lavoro con la propria auto.
Possono essere sostantivati:
- Dimmi la tua su questa canzone (la tua opinione)
- I miei saranno fuori città stasera (miei genitori)
► Quando si riferisce a gradi di parentela (non alterati) non vuole l’articolo.
Non alterati:
- mio zio
- mia nonna
- mio marito
Alterati:
- la mia mammina
- il mio fratellone
- la mia matrigna
Indefiniti
Indicano una qualità o quantità indefinita.
- Qualche libro
- Ho un certo presentimento
- Alcuni di noi
- Bisogna rispettare le opinioni altrui
- Gli altri ragazzi non fanno così
- Certe voci dicono che sia una spia. (è aggettivo indefinito solo quando precede il nome)
- Tutti i cani del vicinato stanno abbaiando.
- Luigi ha bevuto parecchia birra.
- Troppo zucchero fa male.
- È da diverso/vario tempo che voglio imparare il russo
- Ho comprato molti/tanti/pochi/troppi dolci
- Ogni gatto ha un colore diverso
- Qualunque/qualsiasi ragazzo. (è aggettivo indefinito solo quando precede il nome)
- A ciascun alunno il suo banco.
- Non c’è nessun musicista qui.
- Non c’è alcun problema. (indefinito negativo)
- Alcuni cani mordono.
Esclamativi e interrogativi
Introducono esclamazioni o domande/dubbi.
Interrogativi (in frasi interrogative dirette):
- Quale colore preferisci?
- Quanti libri hai?
- Che film è?
- Quante volte vai in palestra?
Interrogativi (in frasi interrogative indirette):
- Dimmi quale lavoro fai
- Dimmi quanto pesi
Esclamativi:
Che bel film!
Quanta gente c’era!
Quale sorpresa vederti!