La particella NE in italiano è una delle cose più difficili da capire per uno straniero (insieme alla paticella “ci”)… e da spiegare per un italiano. Vediamo ora di spiegarNE gli usi in modo semplice.
La particella NE in italiano
► Si usa al posto di “DI/DA qualcuno o qualcosa” che è stato menzionato in precedenza e risponde alla domanda “di chi? Di che cosa?” o “da chi? Da che cosa?”
Hai conosciuto la nuova professoressa di italiano? -No, ma ne ho sentito parlare. (Ho sentito parlare. Di cosa? della professoressa) NE = della professoressa
Hai visto il nuovo film diretto da Luca? -Sì, ne sono rimasta affascinata. (Sono rimasta affascinata. Da cosa? dal film) NE = dal film
► Si usa per indicare la parte di una quantità precedentemente menzionata. In questo caso il verbo al participio che lo segue si accorda in genere e numero.
Hai provato la torta che ti ho portato ieri? -Sì, ne ho mangiate due fette. NE = della torta
*ti porgo una scatola di cioccolatini* Ne vuoi uno? Ne = di questi cioccolatini
► Se indica una quantità nulla (cioè zero), si accorda solo in genere.
Quanti libri hai letto? Non ne ho letto nessuno. NE = di libri (il participio è singolare perché concorda con “nessuno” e non con “libri”)
Quante birre hai bevuto? Non ne ho bevuta nessua. NE = di birre (il participio è singolare perché concorda con “nessuna” e non con “birre”)
► A volte, “ne” sostituisce un’intera frase o concetto detto precedentemente:
Stasera vorrei andare a mangiare fuori. Cosa ne pensi? NE = di andare a mangiare fuori stasera
• Può essere usato anche nella domanda come rafforzativo.
Cosa ne pensi se stasera andiamo a mangiare fuori? NE = di andare a mangiare fuori
► Quando si attacca al verbo all’infinito, questo perde la “e”.
Quante pagine devo leggere? Devi leggerne 5.
Verbi con la particella NE
Alcuni verbi cambiano significato quando viene aggiunta la particella NE
► Non poterne più di qualcosa = essere stufo di qualcosa
Non ne posso più!
► Valerne la pena = qualcosa che merita l’impegno che abbiamo messo per ottenerlo
Ho studiato tutta l’estate, ma ne è valsa la pena, ho superato l’esame!
Il mio smartphone si è rotto, lo voglio aggiustare. -Non ne vale la pena, meglio comprarne uno nuovo
► Dirne di tutti i colori = dire cose non piacevoli
Questa è un’espressione fissa.
Ho fatto un errore al lavoro e il mio capo me ne ha dette di tutti i colori!
► Andarsene = andare via da un luogo
Basta, me ne vado!
Lo so che dirai “ma andare significa già andare via da un luogo”. È vero, tecnicamente se io dico “vado a scuola” significa che lascio il luogo in cui sono ora per spostarmi a scuola. La differenza sta proprio in questo
Andare mette in risalto il luogo in cui vado, la destinazione. Vado al cinema (voglio comunicarti che sarò al cinema)
Andarsene mette in risalto che io me ne vado da dove sono ora. Non importa la destinazione. Sono stanca, me ne vado (voglio comunicarti che vado via da qui, non importa se vado a casa o da un’altra parte)
NE + PRONOMI
Attenzione, perché i pronomi cambiano quando sono seguiti da “ne”.
Pronomi riflessivi + ne
Mi + ne = me ne (Me ne vado)
Ti + ne = te ne (Te ne vai)
Si + ne = se ne (Se ne va)
Ci + ne = ce ne (Ce ne andiamo)
Vi + ne = ve ne (Ve ne andate)
Si + ne = se ne (Se ne vanno)
Pronomi indiretti + ne
Mi + ne = me ne (Quella torta sembra buona, me ne dai una fetta?)
Ti + ne = te ne (Te ne do due)
Gli + ne = gliene (si uniscono in una parola sola: Gliene do).
Gli + ne = gliene (si uniscono in una parola sola: Gliene do. Si usa la stessa forma del maschile)
Ci + ne = ce ne (Ce ne dà)
Vi + ne = ve ne (Ve ne diamo)
Loro + ne = ne … loro (Ne do loro). Attenzione, loro va dopo il verbo