usi congiuntivo

Congiuntivo: quando si usa in italiano?


Il congiuntivo è forse uno dei modi verbali più bistrattato della lingua italiana, ma con questo articolo imparerai quando usarlo, ma anche quando… puoi fare uno strappo alla regola.

Congiuntivo: quando si usa?

Mentre l’indicativo viene usato per esprimere fatti, certezze o realtà concrete, come ad esempio: “Il cielo è blu”, il congiuntivo è impiegato per esprimere situazioni come dubbi, possibilità, desideri, ipotesi o emozioni. Per esempio, la frase “Spero che il treno parta in orario” esprime un desiderio, non una certezza, quindi si usa il congiuntivo.

► È molto usato con verbi che esprimono incertezza o ipotesi, come: credo, penso, ipotizzo, spero…

► È usato con le emozioni: sono felice che tu stia bene. Mi dispiace che tu ti sia ammalato.

► È usato dopo affinché, sebbene, benché, purché, prima che, a patto che, nonostante, a meno che…

Ora che abbiamo capito quando si usa il congiuntivo, vediamo i suoi tempi.

I tempi del congiuntivo

Il congiuntivo presente

La particolarità del congiuntivo presente è che le prime tre persone hanno la stessa coniugazione. A volte, quindi, per evitare malintesi, è meglio specificare il soggetto. Vediamo qaualche esempio con le tre coniugazioni

quando si usa il congiuntivo

Sarà meglio che vada a prendere il pane, il supermercato sta per chiudere.

Il soggetto qui può essere io, tu o lui. Per rendere la frase più chiara è meglio specificarlo.

► Avrai notato che la prima persona plurale (noi) è uguale alla prima persona plurale dell’indicativo presente. In questo caso ci aiuterà il contesto a capire se si tratta di congiuntivo o indicativo.

  • Spero che partiamo in orario, altrimenti perderemo il volo -> modo congiuntivo, perché la frase esprime un desiderio.
  • Oggi partiamo in orario, siamo già pronti. -> modo indicativo, perché la frase esprime certezza.

Il congiuntivo passato

MANGIARE
Io abbia mangiato
Tu abbia mangiato
Lui/Lei abbia mangiato
Noi abbiamo mangiato
Voi abbiate mangiato
Loro abbiano mangiato

 

Se nella frase in cui esprimo certezza uso il passato prossimo (ad esempio, ha mangiato), per esprimere dubbio o incertezza uso il congiuntivo passato (ad esempio, abbia mangiato). Ma vediamo qualche esempio.

Mio padre ha mangiato la pasta a pranzo. (certezza, passato prossimo)

Credo che mio padre abbia mangiato la pasta a pranzo. (dubbio, congiuntivo passato)

Il congiuntivo imperfetto

VINCERE
Io vincessi
Tu vincessi
Lui/Lei vincessi
Noi vincessimo
Voi vinceste
Loro vincessero

 

Il congiuntivo imperfetto si usa nelle frasi ipotetiche, insieme al condizionale presente.

Se vincessi alla lotteria, viaggerei in tutto il mondo. (ipotesi)

Se imparassi coreano, mi trasferirei in corea.

Il congiuntivo trapassato

congiuntivo trapassato

Il congiuntivo trapassato è il tempo del rimpianto. Si usa nelle frasi ipotetiche, ma per parlare di cose che non sono successe nel passato e adesso non possono più succedere. Può essere seguito dal condizionale passato.

Volevo che venissi con me al cinema ieri.

Se ieri mi fossi svegliata in orario, non sarei arrivata tardi a scuola

Se durante l’anno avessi studiato di più, sarei stata promossa.

Come vedi, in tutti questi esempi l’azione desiderata non può più accadere perché è successa nel passato. “Se mi fossi svegliata in orario stamattina, non sarei arrivata tardi”. Ma non mi sono svegliata in orario e non posso più cambiare questo fatto.

► Ricorda che quando usi l’ausiliare essere, devi concordare in genere e in numero. Ad esempio: sono stato, sono stata, siamo stati, sono state.

Errori comuni con il congiuntivo (e quando possiamo tollerarli)

L’errore più comune col congiuntivo è quello di confonderlo con l’imperfetto indicativo.

Credevo che il film fosse più divertente

Credevo che il film era più divertente

Nell’esempio qui sopra, il verbo corretto è “fosse”, al condizionale, perché si esprime un’ipotesi, un dubbio. È anche vero, però, che nel linguaggio comune, soprattutto in famiglia, quando siamo rilassati ci possa capitare di dire “era”. È un errore grave? Dipende.

Sto scrivendo un libro? Allora è grave

Sto scrivendo un tema per la scuola? Allora è grave

Sto parlando con mia nonna di un film in tv? Non è grave

Sto parlando con un amico? Non è grave.

Per quanto possano essere puntigliosi alcuni amici, per quanto la lingua italiana sia importante, per quanto posso risultare fastidioso… bisogna ammettere che ci sono diversi registri linguistici e che il linguaggio cambia a seconda del contesto. C’è di peggio nella vita di un congiuntivo sbagliato! 😉

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